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domenica 27 novembre 2022

Amo le sfide

Alla veneranda età di 47 anni ( sentiti 28 e dimostrati 35 ), ho realizzato che quello che può muovere il mio corpo e la mia mente dalla loro pigrizia non può che essere un senso di sfida.
Lo so da sempre, ma in questi ultimi tre giorni ho avuto la conferma di quanto questo piacere possa portarmi alla vittoria. E da qui inizia il mio percorso per la crescita, dalle sfide che non solo arrivano dall'esterno, ma soprattutto da me stessa.
Se fino a ieri una competizione "esterna", a cui VOLEVO partecipare ( questo era il mio punto debole, il volere ), con poco sforzo mi stimolava a raggiungere la vittoria, oggi sento che la sfida deve nascere da dentro. Voglio cambiare lavoro? Devo crederci dentro. Voglio raggiungere la posizione yoga del corvo, a cui ho sempre ambito senza mai provarla? Devo sfidare me stessa ad arrivarci.
Voglio essere vincente su tutto? Devo crederci! Perché io in potenza so di essere il massimo, ma in atto sono sempre stata condizionata dalla pigrizia e dalla paura che altri mi hanno trasmesso.
Ora no, il cambiamento è possibile e lo possiamo realizzare solo partendo da noi stesso. "Trust in yourself" "credi in te stessa" è il mio nuovo mantra.


sabato 15 ottobre 2022

Coming back

Dopo esattamente 6 anni e 9 giorni ritorno su questo blog.
Devo riprendere un po' di mano.

In questi sei anni sono successe molte cose e nessuna. Ho messo delle penne che da qualche mese non mi piacciono più e che sto cambiando.

Nel mondo sono arrivati il covid, le guerre, le carestie, la povertà, la follia umana. Ricordate cosa si diceva due anni e mezzo fa?
"Andrà tutto bene", "questa esperienza ci farà riscoprire i vecchi valori", "torneremo a vivere con più lentezza e ad amarci tutti".... vero un ca**o.

In me non aveva lasciato grandi segni apparentemente, ma ha portato grandi cicatrici dentro di me. Doveva essere il mio anno, nata il 20 alle 20.20.
Doveva essere il nostro anno, nati il 20 e sposati il 20. E invece qualcosa già si stava rompendo... 

E poi le perdite. Un bambino che non arriverà mai e una mamma che se ne è andata senza che le potessi dare un ultimo bacio.

E poi i dolori, quelli che si accendono dentro, lentamente, e che ti dicono di guardarti allo specchio, guardarti a fondo negli occhi, perché quella che vedi non è la vera te, quella che sognavi da bambina... no! 

E ora?
Ora è tempo di riappropriarsi delle propria vita, dei propri sogni, pur nella difficoltà di raggiungerli. E ricomincio da qui... 

Tornerò presto. Un abbraccio